Un cuore vibrante: quando fisica e mistica divengono una sola cosa.
L’aspetto più intimo della realtà è invisibile e può essere percepito non con gli occhi ma con un cuore vibrante. La risonanza delle oscillazioni del cuore con le oscillazioni dell’universo è l’essenza della bellezza” . Emilio Del Giudice, Fisico teorico
“In un pomeriggio di fine estate, seduto in riva al mare, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all’improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me prendeva parte a una gigantesca danza cosmica.
Essendo un fisico, sapevo che la sabbia, le rocce, l’acqua e l’aria che mi circondavano erano composte da molecole e da atomi in vibrazione, e che questi a loro volta erano costituiti da particelle che interagivano tra loro creando e distruggendo altre particelle. Sapevo anche che l’atmosfera della Terra era continuamente bombardata da una pioggia di «raggi cosmici», particelle di alta energia sottoposte a urti molteplici quando penetrano nell’atmosfera.
Tutto questo mi era noto dalle mie ricerche nella fisica delle alte energie, ma fino a quel momento ne avevo avuto esperienza solo attraverso grafici, diagrammi e teorie matematiche. Sedendo su quella spiaggia, le mie esperienze precedenti presero vita; «vidi» scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e si distruggevano particelle con ritmi pulsanti; «vidi» gli atomi degli elementi e quelli del mio corpo partecipare a questa danza cosmica di energia; percepii il suo ritmo e ne «sentii» la musica; e in quel momento seppi che questa era la danza di ?iva, il Dio dei Danzatori adorato dagli Indù.»
Da “Il tao della fisica” di Fritjof Capra
Mente, Corpo e Spirito
Molti anni fa leggendo il libro, di cui sopra trovi un brano iniziale, sono stato travolto da sensazioni ed emozioni così forti da sentirle ancora vive a tutt’oggi.
A quel tempo non avevo ancora famiglia e dedicavo tutto il mio tempo libero alla meditazione e alla ricerca interiore.
Fritjof Capra suscita attraverso la sola lettura delle sue pagine scritte un’ esperienza così intensa come solo le pratiche meditative riescono a trasmettere proprio perchè sono esperienziali per definizione.
E’ possibile e auspicabile inserire queste esperienze nella dimensione più propria di ogni persona: di questi tempi così difficili è fondamentale attivare il meglio possibile il nostro processo di guarigione
Guarire non significa solamente curare malanni quali il mal di schiena , la gastrite o la depressione (che comunque sono molto interconnessi) ma significa principalmente fare i conti ognuno con la propia dimensione energetica.
Vuol dire anche riconoscere le tre dimensioni mente, corpo e spirito a cui bisogna prestare tutta la nostra attenzione, consapevoli che ognuno può percepirle come tre aspetti disitinti, comprendendo però che solamente se divengono un’unica dimensione energetica possono attivare un processo di guarigione.
Cosa significa guarire
Qualsiasi sia il nostro disagio, dolore o sofferenza è possibile trovare il bandolo della matassa partendo da una delle tre dimensioni, quella che ci sembra più accessibile.
1. La spiritualità è forse ciò che in tempi di guerra e di pandemia ci da più potere e resilienza. Ritrovare la dimensione del sacro (che niente a che vedere con il religioso, vedi il video di Fritjof Capra), collegando anche le più piccole cose della nostra vita quotidiana al trascendente, ci guarisce dalla devastazione materiale. Vale per noi e per tutti coloro che ci stanno attorno.
2. La mente è lo strumento che, come esseri umani, ci da il vero potere del cambiamento. Allenare la mente ci permette di cambiare la nostra vita, acquisendo una visione più vicina ai nostri desideri e imparando ad utilizzare gli strumenti per realizzarli.
3. Il corpo indissolubilmente collegato a tutto il resto, è sorgente di segnali che ci arrivano forti e chiari e ci indicano dove fare attenzione. Un dolore o una specifica sensazione fisica racchiudono in se un intero universo.
Una delle peggiori possibili scelte è sopprimere qualsiasi dolore ricorrendo ai farmaci. E ormai universalmente riconosciuto che è fondamentale individuare la causa principale del disagio, non curando i sintomi ma la persona.
Capita però che la maggior parte delle persone non riesce a risolvere il suo malessere con i medicinali ma solamente cambiando stile di vita per tornare così in piena salute.
L’invito è perciò quello di vivere nella dimensione nostra più completa, la dimensione olistica, l’unica che ci consente di guarire la nostra vita.
Questo articolo è tratto dalla mia newsletter di Linkedin “Guarisci la tua Vita“, leggi e iscriviti da qui