Crescere insieme ai figli, in tempi di crisi.

Crescere insieme ai figli, in tempi di crisi.

Il mio figlio maggiore è nato poche settimane dopo l’11 settembre 2001

La caduta delle Torri Gemelle è stato il primo grande evento critico della sua vita ( dopo la nascita naturalmente 🙂

Essendo accaduto dalla parte opposta del mondo non ha avuto un impatto immediato su di lui, ma gli effetti globali sono stati rilevanti per lui come per tutte le generazioni più giovani, sino a quella attuale definita come alfa cioè i nati dal 2010 in poi

La sequenza delle ultime generazioni

Negli ultimi 20 anni i ragazzi hanno incontrato nel loro percorso di crescita una serrata serie di crisi importanti specialmente per la società occidentale.

Ecco un breve riepilogo degli ultimi 20 anni di crisi

  1. La caduta delle Torri Gemelle ha aperto una nuove era di guerra terroristica che ha cambiato il nostro modo di vivere (e di morire).
  2. La crisi climatica con i suoi sempre maggiori e tangibili effetti sull’ambiente, ci ha introdotti ad una chiara percezione di pericolo per il nostro mondo, proprio quello in cui ognuno di noi vive: il nostro territorio, i suoi fiumi, mari, boschi, campi, case e aree abitate.
  3. La pandemia del covid 19 di nuovo ci ha obbligato a entrare in contatto intimo e personale con la morte. Ognuno di noi ha vissuto le sue storie su questo. Inoltre, forse anche più pesantemente, ha stravolto i nostri parametri di socialità con il distanziamento tra le persone e gli eventi virtuali. 
  4. Il conflitto in Ucraina infine ha portato la guerra come sempre orribile, in Europa. Non più in Africa o medio oriente ma vicinissima, a casa nostra. Uno shock di vicinanza per tutti noi. E’ infatti sufficiente cambiare il punto di vista perchè tutto cambi, così da farci sentire personalmente coinvolti in un conflitto non molto diverso da altri attualmente in corso.

Possiamo pensare che tutto ciò passi senza lasciare traccia?

Certo che no. 

La domanda che mi viene più immediata è: quale conseguenza avrà tutto ciò sui miei figli che passano così velocemente da una crisi all’altra?

Ci sono molte ricerche di vario genere sugli effetti e le conseguenze delle guerre, del terrorismo e della pandemia, ma quale sono gli effetti globali sulle giovani generazioni di un epoca così travagliata?

Possiamo fare qualche ipotesi basata anche sulla nostra personale esperienza di genitori? 

Tu come la vedi?

Guardando al mio mondo di tutti i giorni potrei ad esempio pensare che:

  • Stanno crescendo nuove generazioni che potrebbero imparare a cavarsela in un mondo più difficile divenendo più resilienti.
  • Una complessità così crescente, invece, insieme alla disgregazione sociale e alll’isolamento tra le persone potrebbe impoverire a tal punto le nostre risorse da lasciarci attonititi e incapaci di reagire.
  • Il nostro povero mondo occidentale inflaccidito dalla traboccante società dei consumi infelici e incapace di reagire in modo adeguato, potrebbe essere costretto lasciare il passo ad altre società che si confrontano costantemente con contesti ben più difficili del nostro. 
  • Possiamo inoltre aspettarci importanti cambiamenti sociali dal nostro nuovo modo di stare assieme, i più giovani daranno per scontato che la vita avviene altrove e a distanza. Le emozioni non passeranno più dal contatto tra le persone ma dipenderanno dai contenuti mediati e dal metaverso.
  • Il flusso sempre crescente di informazioni mediate da canali sempre più sofisticati potrebbero avere effetti collaterali quali, l’assuefazione, la chiusura, l’indifferenza, con effetti che potrebbero essere di disumanizzazione generalizzata.

Aiuta te stesso, prendendoti cura dei tuoi figli

Al momento la più importante domanda per ognuno di noi mi sembra che possa essere: cosa possiamo fare ora per cercare di migliore il nostro mondo e conseguentemente aiutare i nostri figli?

In un recente incontro con Maura Cannaviello ci siamo confrontati su quali sono gli effetti della guerra su di noi e quali sono le reazioni. 

Qui sotto potete vedere la registrazione in cui emerge chiaramente come ansia, paura,e turbamento si siano già ampiamente stabiliti in casa nostra.

Cosa possiamo fare concretamente

Allora cosa possiamo fare in momenti così difficili per noi, per i nostri figli e per le prossime generazioni?

Non mi sembra di avere molte possibilità di scelta…

Il campo di azione in cui tu, io e molti altri possiamo intervenire con più successo siamo proprio noi stessi.

Possiamo intervenire anche brillantemente, non su cose distanti su cui non abbiamo nessun potere, ma su noi stessi, crescendo e migliorando il nostro potenziale di agire e reagire al meglio. 

I tre passi anticrisi e antistress

Ci sono molte ottime opzioni che possiamo sintetizzare come segue:

 Investi più tempo nel prenderti cura te stesso e dei tuoi figli. E’ ora di recuperare equilibrio e benessere personale, acquisendo nuove abilità fra cui la felicità, che è la più importante di tutte come ricorda Richard Branson

– Abbandona le tendenze negative come isolamento e solitudine, recuperando il maggior numero possibile di relazioni umane positive, dando la massima priorità alle attività sociali che ci aiutano a tenere alto il morale.

– Trova un coach o un mentore che ti aiuti nel coltivare e sviluppare le abilità e i talenti personali che ci possono restituire un ruolo costruttivo e positivo, per migliorare la qualità di vita a noi stessi e a coloro a cui vogliamo bene.

Con un approccio di questo tipo, utilizzando i metodi giusti, possiamo recuperare le nostre migliori risorse fisiche e mentali, attivare il nostro processo di crescita e creatività personale, reagire al meglio nelle difficoltà e non ultimo prendersi cura dei nostri figli, offrendo loro le migliori opportunità anche in contesti difficili.

(Alcuni spunti qui sopra provengono da “21 Lessons for the 21st Century” di Yuval Noah Harari che pur non essendo un mostro di simpatia ha la spiccata dote di guardare lontano)

Tu come faresti?  

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