Il test dell’autostima. Sette passi per credere in se stessi.

Il test dell’autostima in sette passi per credere in se stessi.

SE la tua autostima ti dice: HEY guarda che non sei abbastanza! Tu allora cosa fai? credi alla vocina che si insinua nella tua vita?

E magari ti viene detto anche che: HEY, lo so che hai una Magistrale in economia e un Master in business administration, ma tutto sommato non è ancora abbastanza...

Allora ti senti disorientato e ti convinci anche che il tuo CV è piuttosto scarso ed il tuo futuro lavorativo ha bisogno di ben altro, come ad esempio quell’ulteriore master che hai appena visto.

Si chiama senso (percepito) di inadeguatezza ed è principalmente dettato dalla (presunta/falsa) convinzione di non essere all’altezza delle situazioni. Se poi si allea con la resistenza alle nuove opportunità, è molto probabile che il tutto si traduca nel procrastinare fantastici programmi che potrebbero essere attuati e che invece rimangono fermi.

Leggi qui sotto la storia di Giovanni e guarda quanto è facile, da osservatore esterno, rendersi conto che le paure sono spesso fantasmi a cui deleghiamo troppo potere e che l’autostima può crescere di più per un feedback al momento giusto piuttosto che per un corso o un master in più

Giovanni è economista, ha 42 anni, una brillante carriera professionale in una banca d’affari, con una laurea specialistica e un master in business administration. Il suo obiettivo del momento è cambiare lavoro.

Quello attuale non lo soddisfa, sente di avere esaurito il suo ruolo e pensa di potere dare molto di più.
Attualmente è convinto che per cambiare lavoro ha necessità di iscriversi ad un master e migliorare il suo livello di competenze.

Ora, se un giovane quadro aziendale di 42 anni nel momento di massima crescita professionale con ottime competenze ed esperienza pensa di avere necessità di un ulteriore master, senza sapere esattamente poi come utilizzarlo, non c’è qualcosa di sbagliato?
cos'è l'autostima

Tutto ciò visto da un osservatore esterno può risultare abbastanza incomprensibile, scendendo però nei dettagli si possono individuare chiaramente alcuni elementi fondamentali che chiariscono non poco la situazione

Se Giovanni avverte un senso di disagio che presto può sfociare in problemi più seri, la strada giusta da percorrere è trovare un lavoro più consono ai suoi desideri e che lo soddisfi professionalmente e sotto l’aspetto umano. Esperienza, competenze e ottime referenze del lavoro svolto sino a qui non mancano e cercare un nuovo lavoro è sicuramente una strada del tutto ragionevole.

Il punto è che Giovanni ancora non sa con precisione cosa vuole, sa solo con certezza che il suo desiderio impellente è cambiare.
Si trova davanti a numerose possibili opzioni ed ecco che allora un ulteriore master, complice la fiorentissima offerta in questo ambito, sembra un’ottima soluzione. “Sicuramente una volta terminato il master sarà facile trovare qualcosa che risponde ai miei desideri”

E qui Giovanni, di fronte ad un bivio, imbocca una strada che lo porta in una direzione che non è quella che vuole, perché se l’obiettivo è quello di cambiare lavoro Giovanni sta facendo una scelta che invece rimanda e allontana il suo obiettivo principale.

Dopo un anno di master raramente le nuove competenze possono risolvere o aiutare nella ricerca di un nuovo lavoro

Allora fermati Giovanni, e rifletti su ciò che realmente puo portarti verso il cambio che desideri.

L’opzione di investire un anno in formazione non necessaria è riflesso di un meccanismo molto comune che si chiama resistenza al cambiamento, derivante dal comprensibilissimo timore che non tutto possa andare per il meglio.

Per non commettere questo genere di errore è necessaria un’analisi preventiva, senza cui si rischia di girare intorno al nocciolo della questione senza trovare una soluzione.

La lezione da imparare dalla storia di Giovanni è che un cambio di lavoro non è mai facile e immediato, è necessario fare molta attenzione alle dinamiche psicologiche che si innescano in fase di transizione, che possono portare fuori strada e non di poco.

Enrico Gamba spiega chiaramente cosa è l’autostima e come influsice sulla nostra vita

I sette passi per aumentare l’autostima e andare d’accordo con te stesso

L’autostima va personalizzata e calibrata sul tuo carattere

Cerca di capire quello che è veramente importante per te e concentrati su ciò di cui hai realmente bisogno, ti sarà così possibile raggiungere un ottimo livello di autostima riguardo quello che è veramente importante per te

Fai chiarezza sui ciò che per te è importante

Per aumentare l’autostima prendditi cura dei tuoi propri bisogni primari. Cura il tuo benessere con una buona forma fisica, sana alimentazione, esercizio fisico, sonno a sufficienza e molto tempo per la tua vita sociale Non si tratta di egoismoma di mantenere il tuo equilibrio fisico, mentale ed emotivo, che significa avre una buona qualità di vita

Concentrati su pochi aspetti ma buoni

Non cercare ti fare bene di tutto e di più perchè sarà molto difficile riuscirci. Stabilisci invece dei limiti su ciò che vuoi e puoi fare. Questo ti aiuta molto ad aumentare la tua autostima.

Difenditi

Avere cura di te stesso significa avere pronta una dotazione di difese per quando ti trovi in situazioni difficili o incontri persone per te dannose. La prima regola è non lasciarsi coinvolgere in qualcosa che ti può danneggiare se non per tua personale e libera scelta.

Pratica il perdono

Sapere perdonare ha il positivo effetto di farti sentire forte e sereno. E’ soprtatutto perdonando te stesso che riesci a perdonare anche gli altri. Perdonarsi è essenziale per aumentare l’autostima.


Pratica attenzione e consapevolezza

Essere attento a quanto succede nella vita nostra e altrui ci mette in condizioni di capire più in profondità gli eventi. Essere poi consapevoli dell’attenzione che abbiamo per cose e persone aumenta molto la tua autostima
Non è possibile piacere a tutti e avere il controllo su tutto
Un importante obiettivo è accettare che non possiamo controllare tutto e piacere a tutti. Più accettiamo la nostra impotenza a gestire il mondo esterno come vogliamo noi più saremo sereni e in armonia con noi stessi,

Prima di scegliere cosa fare è perciò necessario mettere in sicurezza le decisioni da prendere.

Il modo migliore è un percorso di orientamento per individuare strategia, obiettivi, scelte e priorità personali. Una volta che li avrai chiari puoi proseguire sulla giusta strada sia che si tratti di scelte di vita o programmi di lavoro.

esercizi l'autostima

Questi meccanismi mentali sono molto comuni nella maggior parte delle persone sensate, ma è però importante trovare le modalità (OGNUNO ha le sue) per non farsi ostacolare troppo nei tuoi programmi e perchè no nei tuoi SOGNI, che magari sono anche realizzabili 😉

Può essere allora molto utile guardarsi di più allo specchio per vedere meglio importanti aspetti di noi che spesso ci sfuggono come è spiegato nel post Il tuo futuro? Lo trovi nello specchio

(*per motivi di privacy immagini e nomi sono fittizi, ma i fatti sono del tutto reali 🙂

Fai ora un semplice esercizio sull’autostima


Prendi un quaderno o stampa le seguenti domande e rispondi assegnando il seguente punteggio
Profondamente in disaccordo: 4
In disaccordo: 3
D’accordo: 2
Pienamente d’accordo: 1

  1. Credo di essere una persona apprezzabile, almeno nella stessa misura degli altri.
  2. Sono convinto di avere buone qualità.
  3. Sono capace di fare bene le cose come la maggior parte delle persone.
  4. Ho un atteggiamento positivo verso me stesso.
  5. In generale, sono soddisfatto di me stesso.
  6. Sento di non avere molti motivi per essere orgoglioso.
  7. Solitamente, tendo a pensare che sono un fallito.
  8. Mi piacerebbe poter avere più rispetto per me stesso.
  9. A volte mi sento completamente inutile.
  10. A volte sento di non essere una buona persona.

E’ ora di tirare le somme!
inferiore a 15: la tua autostima e decisamente bassa.
tra 15 e 30: il punteggio indica un’autostima normale, anche se leggermente bassa.
a partire da 30 punti la tua autostima è ottima e sei una persona pienamente soddisfatta
se raggiungi o ti avvicini a 40 punti ha un autostima sopra la media, indice talvolta di poco realismo

Sei un genitore e vuoi aiutare i tuoi figli ad accrescere la loro autostima?

Qui trovi una guida a cura di Dove Autostima rivolta ai genitori di ragazze e ragazzi impegnati ad acquisire sicurezza nel loro corpo

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Ciao sono Pier Luigi Rizzini. 𝗩𝘂𝗼𝗶 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗺𝗶 cosa vorresti 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗿𝗲 nella tua vita? 𝗧𝗿𝗼𝘃𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲!